Cari amici,
qui in Italia abbiamo fissato il 18 marzo 2021 come data simbolica che segna un anno dall’inizio della Pandemia nel nostro Paese.
Nel marzo 2020, infatti, la città lombarda di Bergamo, in prima linea nel mondo occidentale, ha mostrato al mondo le sue ferite.
Da allora tutto è cambiato.
In questi giorni di primavera ci sentiamo tutti più fiduciosi, ma il ricordo delle vittime resta vivo nei nostri cuori.
Tenuta Torciano vuole ricordare a modo suo tutte le vittime dell’Italia e del mondo intero con un gesto simbolico carico di significato:
Abbiamo adottato uno degli ulivi più antichi e rigogliosi del nostro uliveto. Questo olivo è posizionato insieme agli altri alberi già adottati dai generosi “amici contadini di tutto il mondo”.
Pensiamo che un albero così antico e bello possa diventare un simbolo di forza, di una natura che combatte le avversità e rinasce.
I cari defunti rivivono nella linfa di un albero bello e antico come l’ulivo.
Natura che rinasce dopo ogni freddo e lungo inverno.
Questo è l’augurio che desideriamo trasmettere a tutta l’umanità.
Rinascita e vita dalle colline al mare il paesaggio della Toscana è modellato da ulivi di diverse forme e dimensioni. Sembra suggerirti una domanda: “Da dove viene tutta questa meraviglia?”. Dobbiamo ringraziare la popolazione antica, come gli Etruschi prima e poi i Romani, che hanno tanto curato la tradizione della coltivazione dell’olivo, il cui prodotto è ormai “l’oro verde” della nostra dieta. Grazie a questo importante patrimonio e al lavoro dei contadini attraverso i secoli, abbiamo oggi in Toscana, un tesoro importante fatto di diversi tipi di oli, la cui varietà dipende dalla diversità della struttura del suolo di questa regione. Da Lucca alla Lunigiana, da Arezzo a Firenze e Siena, la produzione di olio è molto ricca e i prodotti che provengono dagli alberi di queste zone sono riconosciuti per la loro unicità, come l’olio del Chianti Classico, che è un prodotto DOP che proviene dal Il territorio del Chianti Classico, attraversando paesi come Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Poggibonsi e San Gimignano.
Esattamente in questo territorio Pierluigi Giachi trovò un’ampia zona collinare ricca di ulivi secolari abbandonati perché, anche se queste piante sono forti e hanno una lunga vita, per mantenersi in buona salute necessitano di attenzioni e cure costanti, cose molto impegnative e costose. Pierluigi e la sua famiglia hanno voluto salvare queste bellissime piante, da anni abbandonate, per non perdere un importante patrimonio produttivo e culturale, che ha rappresentato ed è tuttora uno dei simboli più riconoscibili della nostra bella Toscana. Lui e la sua Tenuta Torciano, per commemorare i 300 anni della cantina, hanno realizzato un grande progetto per salvare i 7300 ulivi secolari piantati nella zona.
“ Per me, questo progetto è iniziato molti anni fa, quando mi sono ritrovato in un’ampia zona collinare vicino a Firenze, ricca di ulivi secolari, che è stata abbandonata negli anni ’80. Dovete sapere che la coltivazione tradizionale dell’olivo spesso non è economicamente redditizia, a causa delle quantità di olio prodotto e dei numerosi processi manuali coinvolti, quindi molte piante sono state abbandonate. Non potevo essere indifferente a questo enorme spreco, così ho iniziato una lunga e difficile campagna per recuperare le aree coltivate ad ulivi. Voglio ridare vita, forza e coraggio a queste bellissime piante, con l’obiettivo di salvare la varietà del paesaggio toscano ”.
Pierluigi Giachi.
Lo scopo di questo progetto, denominato “Adotta un ulivo”, è fortemente legato non solo alla salvaguardia del paesaggio toscano ma anche ad una “missione ecologica”. Un olivo assorbe in un anno 730 kg di anidride carbonica, che corrisponde alla quantità di CO2 rilasciata da un aereo in un viaggio da Roma a New York.
Puoi far parte di questa missione adottando uno o più di questi 7300 ulivi: questo gesto significherà tanto per il nostro pianeta e per la tua pianta, che avrà la possibilità di dirti “grazie”, attraverso l’olio prodotto ogni anno. Adottando il tuo olivo per uno, tre o cinque anni, diventerai un “contadino virtuale” che si prende cura di un pezzo di Toscana, che vuole che tu sia un partecipante attivo della raccolta delle olive.
Ma mentre il tuo olivo toscano aspetta le tue cure, riceverai le foto dei momenti speciali della tua pianta, dalle operazioni di pulitura alla potatura, per finire con la nascita e la raccolta dei frutti e il loro viaggio al frantoio. Adottando il tuo olivo non riceverai ogni anno solo due bottiglie di olio speciale ma avrai anche la possibilità di abbellire il tuo ulivo con una targa incisa, in cui c’è il nome della o delle persone a cui vorrai dedicare al tua adozione.
C’è un’immagine che collega la colomba all’olivo. La Bibbia dice che Noè fece uscire tre volte dall’arca una colomba che, alla fine, gli tornò con un ramoscello d’ulivo nel becco, segno chiaro che la riconciliazione con Dio era avvenuta e il diluvio si era concluso. La colomba diventa strumento di riconciliazione e pace per tutta l’umanità. Per osmosi questi stessi valori di fedeltà, purezza e fertilità sono attribuiti dalla tradizione all’olivo. I rami di ulivo sono perfetti per accogliere una colomba stanca del suo volo. Lunghi, larghi e resistenti offrono la giusta quantità di ombra per questo animale iconico del periodo pasquale e primaverile in generale. È facile vedere il candore del loro manto bianco tra le foglie spigolose di un ulivo. L’olivo continua, tra miti, leggende e aneddoti, ad animare la cultura dell’umanità.
Condivi con noi questo progetto TorcianoGreen e tutto il pianeta ne sarà orgoglioso.
Buona Pasqua
Pierluigi Giachi e Famiglia