Si è conclusa da pochi giorni la 52esima edizione di Vinitaly, la fiera annuale del vino in Italia che anche quest’anno ha portato a Verona circa 4.400 espositori in una settimana, mostrando i loro prodotti a circa 130.000 visitatori.
La fiera è stata inaugurata il 14 aprile con OperaWine, una degustazione che ha presentato 107 tra i migliori produttori di vino italiani, selezionati da Wine Spectator per mostrare la diversità e l’eccellenza dei vini del paese. Bruce Sanderson, redattore capo di Wine Spectator e primo assaggiatore della pubblicazione per i vini del Piemonte e della Toscana, ha detto a 300 membri del settore e alla stampa che i criteri principali di giudizio sono sempre la qualità del vino, la leadership regionale e il significato storico.
La selezione ha rappresentato tutte le 20 regioni vinicole italiane, da icone come il Sassicaia, Bolgheri e Gaja dal Barbaresco a realtà meno conosciute come Dettori dalla Sardegna e Pederzana dal Lambrusco. Tra le rarità in palio ci sono Taurasi Radici Riserva 1998 di Mastroberardino, Grandi Annate Riserva del Vino Nobile di Montepulciano di Avignonesi del 1997, Brunello di Montalcino di Valdicava e Madonna del Piano Riserva 1988.
Tenutasi allo storico Palazzo della Gran Guardia di Verona, la settima edizione di OperaWine ha attirato oltre 2.000 invitati da tutto il mondo, tra cui il ristoratore e produttore di vino americano Joe Bastianich, e l’argentino Alejandro Bulgheroni, che ha recentemente acquistato proprietà vinicole anche in Italia.
Quest’anno Vinitaly ha puntato i riflettori sugli Stati Uniti, il più grande mercato di esportazione per i vini italiani. Il 2018 Vinitaly International Award è stato dato a Gina Gallo di E & J Gallo California. L’azienda è tra i maggiori produttori di vino d’America e importa anche una serie di prestigiose cantine italiane attraverso la sua divisione Lux.
Proprio perché ancora impegnati con il nostro tour di eventi in America, con la Wine School che si è prolungata almeno fino all’estate, non siamo riusciti a partecipare attivamente alla 52 esima edizione del Vinitaly. E’ stato per noi un grande dispiacere non essere presenti quest’anno ma allo stesso tempo siamo comunque molto orgogliosi di essere già presenti stabilmente nel mercato americano, cercando di innovarsi sempre e di crescere in tutto il mondo mantenendo intatte le nostre tradizioni.
I nostri Supertuscan IGT hanno ricevuto negli anni importanti riconoscimenti, soprattutto negli Stati Uniti, e anche al Vinitaly con il Chianti Classico Riserva e il vino di lusso Terrestre.