Una delle torri di San Gimignano come casa-museo che racconta la città. E’ l’ultimo progetto della Famiglia Cilemmi Giachi, proprietari di Torre e Casa Chigi aperto all’ospite privato. Il complesso, nel cuore del borgo di San Gimignano, Patrimonio Unesco, consta di una casa del trecento che ingloba una delle torri medievali che hanno reso celebre la località senese nel mondo. Già della famosa famiglia Useppi, poi divenuta di proprietà della Famiglia Chigi Saracini.

Divenuta Comune libero nel 1199, in concomitanza con una fase di grande espansione economica, nel corso del XIII secolo, San Gimignano divenne sede di una ricca aristocrazia urbana, che espresse la propria affermazione politica e sociale attraverso la costruzione di quelle che diventeranno il simbolo della città: le torri. Ben settantadue esempi di tali elevate costruzioni coronavano infatti il borgo nel Trecento, mentre ai giorni nostri ne sono sopravvissuti solo quattordici e tra questi emerge la torre Chigi, l’unica torre in Pietra e mattoni, situata all’interno del castello principale, che stupisce per la sua vista unica.

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

Un dettaglio della torre e della casa Chigi

Nel progetto, che mixa tradizione e multimedialità, diventa essa stessa un narratore grazie al quale scoprire i segreti delle tipiche dimore borghesi settecentesche locali, e allo stesso tempo del magnifico borgo. Per questo la visita proposta dalla Famiglia Cilemmi Giachi prevede due fasi distinte: nella prima, il pubblico viene guidato in un percorso che offre gli strumenti per conoscere e apprezzare San Gimignano e la sua storia, le sue campagne, i suoi personaggi e le vicende del palazzo Useppi, Chigi-Saracini. Nella seconda parte invece il visitatore è libero di muoversi al piano nobile e di entrare nell’intimità di una famiglia storica , sfogliare album fotografici e lettere, soffermarsi su arredi e pitture senza barriere tra sé e gli oggetti, libero di dedicare il tempo che vuole, di fermarsi a leggere o di dare solo un’occhiata, di scegliere cosa vedere, mentre ripercorre la storia di una famiglia tra le più importanti di San Gimignano, ricca di contatti con il mondo dell’arte, del lavoro, della poesia.

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

L’interno della casa-Chigi

L’effetto sorpresa che scaturisce non appena si entra nella casa-torre è proprio quello di percepire la continuità della vita, di tante vite che nel tempo hanno adeguato la loro visione domestica alla dominante antica della città. Una delle poche occasioni, al di là delle straordinarie facciate, di visitare interni che dialogano con il mondo esterno, con il contesto paesistico che si ammira dalla finestre verso la valle, che testimoniano l’intenso rapporto fra interno ed esterno, aspetto determinante per la comprensione della storia raccontata, considerate le relazioni della famiglia con l’imprenditoria rurale e, in senso più ampio, l’adesione sentimentale al paesaggio. L’obiettivo finale – spiega Emanuele Giachi che ha realizzato il progetto insieme alla sua famiglia – è quello di favorire il connubio tra il Bello e la Storia, dedicato a chi è desideroso di comprendere pienamente il significato della bellezza che incontra o a chi è semplicemente curioso e vuole investire un po’ del proprio tempo in maniera “lieve”, eppure emozionante e coinvolgente.

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

Conte Chigi Saracini fondatore dell’Accademia Chigiana di Siena

Il patrimonio storico della famiglia, nel corso degli anni, è aggiunto agli investimenti in terreni viticolo per migliorare la produzione di vino di alta qualità, venduti sia in Italia che fuori.

Da molti anni la famiglia Giachi- Cilemmi sono proprietari della Torre Chigi in San Gimignano.

La Torre Chigi è una delle quattordici torri storiche di San Gimignano e si trova in piazza del Duomo.
La torre, anche se non molto elevata, è una delle più bella città. E ‘stato costruito nel 1280 e apparteneva alla famiglia sia Useppi e Chigi.

I primi tre piani sono ricoperti di pietra, bozze di taglio ben squadrata, che si aprono sulle luci con archi ribassati. Al primo piano si trova un portale tipico a cui si accede da una scala, l’eredità delle lotte dei tempi delle città medievali, quando hanno preferito dormire accesso edificio sicuro ritirando le prime scale del pavimento durante la notte. Nella finestra secondo piano è una fessura allungata stretto con un arco che poggia su mensole.

La parte superiore è rivestita con mattoni invece di due finestre singole sugli stessi primi due piani, mentre il secondo ha aperture.

È l’altezza di ogni piano sono allineati calpestio di file ordinate di quattro fori ponteggi ciascuno, attrezzati con mensole, che assomigliano balconi in legno che un tempo era di aumentare la superficie di Arrange.

La torre è affiancata da edifici medievali: uno a sinistra di particolare valore per la preziosa presenza di bifore con l’esecuzione piacevole.

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

Torre Chigi, Palazzo Chigi e palazzo del Podestà con annessa Torre

Gli Useppi furono potenti cittadini senesi, proprietari di molti castelli. Nel 1214 si insediarono a San Gimignano dove andarono ad abitare nel Palazzo con torre Useppi, accanto al Palazzo del Podestà, nella bellissima Piazza del Duomo.

Furono uomini politici alla corte di Ladislao Re di Ungheria e di Boemia, furono cavalieri dell’ordine del Dragone, furono diplomatici alla corte dell’imperatore Ferdinando III. Furono ambasciatori del Granducato di Toscana Ferdinando II.

La famiglia si estinse e gli eredi delle proprietà degli Useppi furono la nobile famiglia Chigi-Saracini di Siena. L’ultimo rappresentante fu il Conte Guido Chigi-Saracini di Siena, degno delle virtù degli avi, mecenate delle belle arti.

Il palazzo Useppi racchiude ancora oggi al suo interno quadri, arazzi e sculture di notevole valore artistico. Questo è un bellissimo edificio di architettura medievale con una elegante e distintiva facciata ricca di influssi architettonici senesi e pisani. Se vi trovate a San Gimignano, non potete mancare di visitare il Palazzo Useppi.

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

Non appena entrati all’interno della corte, lasciati i rumori cittadini provenienti dalle strade e dai vicoli paesani, vi sentire in un altro mondo. Visitando la Torre Chigi Useppi, vi accorgerete che qui il tempo non è passato. Si percepiscono ancora i fasti e le feste medievali con le dame agghindate con magnifiche vesti di broccato fiorentino e dai lunghi capelli adorni di perle e gioielli e, con i cavalieri immersi negli spettacolari duelli che avvenivano al centro delle piazze principali, pronti a sfidarsi con le loro lunghe lance cavalcando poderosi destrieri.

Il tempo dei fasti passati lo si percepisce anche percorrendo le stanze del palazzo ed affacciandosi alle bellissime finestre bifore, alte ed eleganti, sempre pronte a dimostrare l’abilità dei maestri sangimignanesi, nel saper trarre elementi decorativi da semplicissimi materiali come il mattone ed il marmo di Carrara. Gli archi delle bifore sono evidenti derivazioni dell’architettura senese.

La Torre, austera e svettante, possiede una facciata arricchita da strette finestre ad arco falcato, originariamente furono porticciole per dare accesso al ballatoio in legno poggiato sui modiglioni, dove le dame ed i cavalieri erano soliti adornare con gli arazzi degli Useppi durante le visite di personaggi importanti, come la visita di Dante Alighieri, di Lorenzo de Medici, di Niccolò Machiavelli il grande segretario fiorentino alla corte dei Medici, l’animoso predicatore domenicano Girolamo Savoranola, illustrissimi artisti fiorentini come Domenico Ghirlandaio, Benozzo Gozzoli e molti altri personaggi che frequentarono San Gimignano dei tempi che furono.

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

Finestra con bifore in marmo del Palazzo Chigi con vista frontale della Collegiata

Le Torri già da sole ci dicono quale sia il volto di San Gimignano, ed insieme a queste parlano i torrioni, le porte, le fonti, le cisterne, le vecchie viuzze strette e tortuose, la case e le case-torri del 1200 e 1300. Se la gente cominciasse a girare per la strada nei suoi antichi e stupendi costumi tradizionali, il clima e la vita medioevale sarebbero perfettamente ricostruiti.

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

Torre Chigi

Questa è San Gimignano: il fascino e la bellezza medievale, il linguaggio immutato di ogni casa e di ogni via, il tempo lontano che si è fermato su ogni muro e su ogni angolo, fanno di San Gimignano un piccolo ma prezioso gioiello della Toscana conosciuto in tutto il mondo.

La città prende il nome dal Santo Vescovo di Modena, Gimignano, il quale avrebbe salvato la città di San Gimignano dalle orde barbariche. Il suo sviluppo demografico e commerciale è stato favorito dalla sua splendida ubicazione lungo la via Francigena o via Romea, la famosa strada che collegava Roma ai più importanti paesi dell’Europa e che rappresentava lo sviluppo degli scambi commerciali di quell’epoca (dall’anno 990).

Le torri di San Gimignano: Torre Chigi

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